Cosa è la vernice epossidica?

La vernice epossidica fa parte di una categoria di pitture, liquide o in polvere, che hanno come elemento principale comune un legante fatto da resine epossidiche in grado di creare sulla superficie verniciata un film sottilissimo che le protegge da: agenti esterni come l’acqua corrosione dovuta al passare del tempo

Le vernici epossidiche sono una vasta categoria di prodotti vernicianti che hanno, come elemento unificante, l’utilizzo di un legante costituito da resine epossidiche.

Cosa sono le vernici per esterno?

Le vernici per esterno sono una miscela, solitamente fluida, che stesa sulla superficie di un substrato, posto nello specifico in esterno e quindi soggetto ad intemperie ed ad inquinanti atmosferici, lo ricoprono di una pellicola sottile ma dotata di:

Come viene usata la vernice poliuretanica?

Vernice poliuretanica o epossidica. La vernice poliuretanica viene usata soprattutto da chi ha bisogno di un risultato eccellente. Grazie all’asciugatura in tempi brevi viene impiegata per la verniciatura di legno, metallo e nella pittura delle barche.

Come funziona la verniciatura epossidica?

La verniciatura epossidica è in grado di resistere anche alle temperature più rigide, ed inoltre riesce ad avere una grande resistenza a tutte le componenti chimiche come acidi oppure oli ed anche alla corrosione: sostanzialmente quindi, questa verniciatura difficilmente potrebbe essere scrostata col tempo, a meno che non …

Come avviene la polimerizzazione delle vernici?

La polimerizzazione avviene con l’uso di un catalizzatore (sostanza chimica che accelera la reazione di polimerizzazione). Le vernici sono quindi bicomponenti ed i due componenti vengono miscelati solo al momento dell’utilizzo. Da quel momento resta un tempo che va da qualche ora ad un giorno per il loro uso.

Quali sono le resine epossidiche?

Resine epossidiche. Le resine epossidiche sono resine termoindurenti ossia che polimerizzano per effetto di un trattamento termico con temperature superiori ai 100°C.

Quali sono le vernici poliuretaniche per legno?

Le vernici poliuretaniche per legno sono classificate in due categorie, monocomponenti e bicomponenti. Una vernice poliuretanica monocomponente è costituito da un singolo prodotto pronto all’uso; la vernice bicomponente prevede la miscelazione di due prodotti diversi.

Quali sono le vernici poliuretaniche bicomponenti?

Le vernici poliuretaniche bicomponenti sono più resistenti agli agenti atmosferici, posseggono maggiore durezza superficiale, in grado di garantire una migliore adesione sul supporto. Per queste caratteristiche, sono le più utilizzate per il trattamento del legno .

Come può essere usata la resina poliuretanica?

La resina poliuretanica può essere usata per la realizzazione di pavimenti e rivestimenti, ma può presentarsi anche in forma trasparente e tramutarsi in un funzionale film protettivo, in grado di rinnovare le superfici esistenti diventate ormai opache e visibilmente usurate.

Quali sono i procedimenti di polimerizzazione?

Vi sono due tipi diversi di procedimenti di polimerizzazione: 1) la policondensazione, nella quale l’unione tra loro delle molecole di monomero è accompagnata dall’eliminazione di piccole molecole (acqua, ammoniaca, alcol, ecc.); 2) la poliaddizione, nella quale la macromolecola si forma senza dare luogo a eliminazione di altre sostanze.

vernici nasce in Inghilterra nel 1790 (in Italia nel 1860), e l’industria si sviluppa rapidamente in tutto il resto dell’Europa durante i primi anni del 1800. All’inizio del 1900 sono comparsi i primi polimeri sintetici (resine fenoliche) ed essi sono stati impiegati come leganti in miscela con l’olio di lino, fino

verniciatura epossidica con resina reticolabile a temperatura ambiente. La polimerizzazione avviene con l’uso di un catalizzatore (sostanza chimica che accelera la reazione di polimerizzazione). Le vernici sono quindi bicomponenti ed i due componenti vengono miscelati solo al momento dell’utilizzo.

Qual è il polimero ottenuto per polimerizzazione a catena?

Un esempio di polimero ottenuto per polimerizzazione a catena è il polietilene. In presenza di una elevata temperatura o pressione il doppio legame tra gli atomi di carbonio si rompe ed è sostituito con un legame singolo covalente. A ogni atomo di carbonio competeranno quindi 7 elettroni nel livello energetico più esterno.

Come avviene la polimerizzazione vinilica?

Ovviamente il tipo di meccanismo della polimerizzazione vinilica dipende dal tipo di catalizzatore che si usa per iniziare la reazione: la polimerizzazione cationica viene iniziata per addizione di un acido ad un alchene, nella polimerizzazione anionica l’iniziatore è un potente nucleofilo mentre nella polimerizzazione radicalica è un perossido.

Come si realizza la polimerizzazione a stadi?

La polimerizzazione a stadi si realizza tra specie chimiche aventi due (o più) estremità reattive (gruppi funzionali), capaci quindi di legarsi le une alle altre, formando lunghe catene per unione di catene più corte. Un esempio di polimero prodotto per polimerizzazione a stadi è il nylon.

Qual è la sintesi di un poliestere?

Sintesi di un poliestere: il PET (polietilentereftalato). In questi polimeri lineari di condensazione il grado di polimerivazione (GP) e quindi il peso molecolare dipendono dalla percentuale di gruppi funzionali che ha reagito: per ottenere pesi molecolari abbastanza elevati occorre avere una reazione quasi completa.

Cosa è la vernice epossidica a polvere?

La vernice epossidica a polvere. Come è facile immaginare, non esiste un solo tipo di vernice epossidica. La più nota e “antica” è la vernice in polvere, che viene applicata grazie a speciali strumenti definiti pistole elettrostatiche.

Come avviene la produzione di una catena polimerica?

Il processo di produzione di una catena polimerica è suddiviso in 3 fasi: attivazione, propagazione e terminazione. Un esempio di polimero ottenuto per polimerizzazione a catena è il polietilene. In presenza di una elevata temperatura o pressione il doppio legame tra gli atomi di carbonio si rompe ed è sostituito con un legame singolo covalente.

Qual è la resistenza meccanica di un polimero?

In generale, la resistenza meccanica di un polimero aumenta con l’aumentare della lunghezza della catena polimerica e delle interazioni tra catene. Per lo studio delle proprietà di uno specifico polimero si può fare affidamento a prove di creep e di rilassamento.

Come avviene la caratterizzazione dei polimeri?

Caratterizzazione dei polimeri. La caratterizzazione dei polimeri avviene tramite l’utilizzo di numerose tecniche standardizzate dall’ASTM, SPI e SPE, tra cui (accanto a ciascuna tecnica s’indicano le grandezze misurate): analisi dei gruppi terminali: peso molecolare medio numerico;

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