Quattro mesi dopo l’elezione nello Stato del Messico, si osserva che i due candidati che aspirano a sostituire Alfredo del Mazo, mantengono strategie simili per conquistare la simpatia degli elettori, poiché sebbene sia vero che il quadro giuridico elettorale non consente l’ingresso pienamente alla campagna politica, la verità è che i due svolgono velatamente “lavoro sul campo” con contatto diretto con le basi della loro militanza e sostenitori, e da lì lo estendono ai messicani maggiorenni.
La responsabilità che portano sulle loro spalle è di tale entità che chiunque sopporti la sconfitta passerà senza dubbio alla storia come uno dei più grandi fallimenti dei progetti che guidano, dal momento che sia Delfina Gómez che Alejandra del Moral rappresentano due blocchi su cui è in gioco molto in futuro.
Il peso del fallimento li accompagnerà per il resto della loro vita.
Sebbene sia vero che il risultato delle elezioni messicane non avrà necessariamente un impatto sul risultato delle elezioni presidenziali, la realtà è che chi otterrà la vittoria creerà una palla di neve che crescerà col passare del tempo fino a travolgere tutto ciò che gli capita modo. il suo passo.
La “Maestra Delfina” intende sottrarre al PRI, che ha sempre governato lo Stato del Messico, la sua principale roccaforte, e per questo ha l’appoggio incondizionato del Presidente López Obrador, che non risparmierà sforzi e risorse per garantire che la coalizione composta da Morena, PVEM e PT trionferà il prossimo 4 giugno.
D’altra parte, Alejandra del Moral è sostenuta dal più forte gruppo politico del PRI nel paese, nonché da un buon numero di uomini d’affari disposti a “mettere tutti i soldi necessari” affinché il Rivoluzionario Istituzionale mantenga il potere nello stato , è sostenuto anche dal PAN, dal PRD e da ciò che resta di Nueva Alianza, che non è più legato al SNTE.
Per molti il nocciolo della questione sta nel ruolo che ricoprirà il governatore, però, anche con la presunzione che stesse per tradire il suo partito politico e il suo candidato, i sostenitori messicani di grande peso politico ed economico non lasceranno il PRI alfiere.
C’è un dato di fatto. Nelle elezioni di medio termine del 2021, nello Stato del Messico, il PRI e i suoi alleati recuperarono buona parte dei 125 municipi e conquistarono la maggioranza semplice al Congresso elettorale, vittoria ottenuta senza l’appoggio di Alfredo del Mazo, che fu omesso nella “fornitura economica” ai suoi correligionari.
Vale a dire, i candidati tricolori che hanno vinto lo hanno fatto per meriti propri e non per grazia del presidente dello Stato e tanto meno della dirigenza del PRI nazionale e statale.
Dopo le elezioni del 2021, Morena e i suoi alleati sono passati dal governo di 57 a 30 comuni, mentre la coalizione composta da PRI, PAN e PRD ha vinto 70 comuni, dopo che ne aveva 53; il Partito dei Verdi ha vinto in sei demarcazioni e il Movimento Cittadino in sei.
Il resto dei comuni è governato da Fuerza por México, Incontro di solidarietà e Reti sociali.
Anche con questi risultati, Morena continua ad essere la prima forza nonostante le dolorose sconfitte subite, poiché governa i comuni più popolati come Ecatepec, Nezahualcóyotl, Texcoco, Chalco, Valle de Bravo e Ixtapan de la Sal, tra gli altri.
In questi momenti delle pre-campagne, Delfina Gómez è stata molto rispettosa del presidente dello stato, a tal punto che non lo ha attaccato, anzi, è tollerante, ma questa linea discorsiva verrà spezzata da un momento all’altro per campione del malessere che esiste tra la maggioranza dei messicani contro Del Mazo.
Da parte sua, Alejandra del Moral non romperà con il suo mentore, ma deve costruire proposte per ridurre gli enormi ritardi che ha l’entità con la più alta lista elettorale nel territorio nazionale.
Lo Stato del Messico sarà governato da una donna e questo, di per sé, è un risultato significativo e se aggiungiamo che il PRI potrebbe perdere, saremmo di fronte a due eventi senza precedenti.
Misurare i punti di forza e di debolezza di entrambi è persino ozioso, poiché il loro trionfo o sconfitta si baserà sull’efficacia del sostegno ricevuto dalle potenti forze che li sostengono.
Certo, il voto che definirà l’elezione è quello della società, di quei messicani che hanno vissuto in prima persona l’azione delle autorità dei tre livelli di governo, cioè dall’amministrazione del Presidente della Repubblica, passando per quella del governatore e termina con i presidenti municipali.
In questo momento la moneta è nell’aria, nonostante il trionfalismo della maestra Delfina e continuerà fino al giorno delle elezioni, se non si verificheranno grandi imponderabili.
Il risultato di queste elezioni influenzerà anche il nome del candidato presidenziale di Morena… Allo stesso tempo.