Equilibrio dei poteri, essenza e resistenza della democrazia

C’è da sperare che, con l’ascesa del ministro Norma Lucía Piña Hernández alla presidenza della Corte Suprema, il processo acceleri per ridurre il contrasto nell’amministrazione della giustizia per i ricchi e potenti, e per i poveri e gli indifesi .

Al di là dei trionfi o delle sconfitte personali, invariabilmente effimere, nell’elezione del Ministro Norma Lucía Piña Hernández a presidente della Corte Suprema di Giustizia della Nazione, è la clamorosa, solida e promettentissima vittoria delle istituzioni che, nello spirito di ripulire l’ambiente rarefatto del confronto nazionale, è ciò che dovrebbe essere valutato di più e meglio.

Con l’adesione di Piña Hernández alla Corte Costituzionale della Repubblica -che segna una pietra miliare nella partecipazione del settore femminile alla vita pubblica-, il Paese vince, in primo luogo, poiché con ciò viene ribadita l’indispensabile divisione dei poteri, che rende la democrazia più funzionale e la dota di essenza e resistenza. È la barriera più forte di fronte alla tendenza quasi universale a concentrare i poteri statali.

Da ciò deriva la vittoria della libertà di tutti i cittadini, poiché le divergenze di qualsiasi tipo che possano sorgere tra di loro, sia nella sfera privata che in quella pubblica, possono essere risolte nella più alta corte di giustizia del Paese.

Con la decisione della maggioranza dei ministri di eleggere la prima donna come loro presidente, che è un fatto storico, vince la Legge, l’appoggio vitale dello Stato senza il quale la vita comunitaria sarebbe inconcepibile.

Ai pensatori John Locke e Charles Louis de Secondat, Montesquieu, il mondo deve la sua teoria della divisione dei poteri, oggi in vigore in tutte le democrazie. Entrambi sollevavano la necessità che le monarchie avessero contrappesi per evitare eccessi e soprusi di una persona nelle cui mani erano tutti i poteri dello Stato. Con questo, eviterebbero di derivare in tirannie. L’instaurazione e/o il ripristino dei governi popolari, quando si sono smarriti, hanno sempre cercato quell’equilibrio. È la condizione perché siano democrazie.

Pertanto, la sovranità deve essere sempre del popolo, il quale, attraverso l’esercizio del proprio diritto di voto, può scegliere liberamente i propri rappresentanti. Dopo aver ricevuto questo potere, che sarà sempre nel cittadino ed è intrasferibile e inalienabile, i legislatori dovrebbero sforzarsi di costruire le migliori leggi, cercando di avvantaggiare tutti. Il bene comune dovrebbe essere l’ideale supremo della sua azione.

La magistratura, da parte sua, ha il dovere essenziale di impartire una giustizia pronta, completa, libera, imparziale e indipendente attraverso i suoi tribunali, magistrati, giudici e altri membri della carriera giudiziaria.

Tra i poteri dell’Esecutivo, che qui è il capo dello Stato e del governo, vi sono quelli di nominare e revocare liberamente segretari di ufficio e altri dipendenti dell’amministrazione, nonché di prendere decisioni politiche ed economiche.

Pertanto, la divisione dei poteri, che si accentua con l’ascesa del ministro, non deve essere vista come guadagno o perdita per l’uno o per l’altro, ma conquista, progresso, consolidamento e speranza per tutti, che sarà possibile solo osservando e rispetto della legge.

Per ora, è prevedibile che, con l’ascesa alla presidenza della Corte Suprema del ministro Norma Lucía Piña Hernández, il processo acceleri per ridurre il contrasto nell’amministrazione della giustizia per i ricchi e potenti, e per i poveri e indifesi. .

sottovoce.– Le operazioni quasi simultanee durante le prime ore di ieri a Ciudad Juárez e Culiacán, dovrebbero portare a un cambiamento nella strategia dei governi federale, statale e municipale nella loro lotta contro la criminalità organizzata per ripristinare l’ambiente di sicurezza nel paese… Sfortunato , che le autorità statali e federali hanno tollerato che un gruppo di manifestanti abbia bloccato l’autostrada Messico-Querétaro per otto ore questa settimana, ma anche che i manifestanti debbano andare a tali estremi per essere ascoltati e ricevere una risposta alle loro richieste… Urgente, che le persone siano autorizzate a importare i farmaci Monulpiravir dai laboratori Merck e Paxlovid di Pfizer, per trattare la sesta ondata di Covid-19 nelle persone con malattia grave e alto rischio di complicanze.

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