L’unica cosa da rimpiangere è che la squadra tedesca ha impiegato così tanto tempo per recuperare la sua forma ottimale. Se fosse stato il contrario, avremmo avuto un torneo ancora migliore di quello che si è visto in quest’anno.
Non è mai troppo tardi per festeggiare. Desiderando ardentemente che non sia il fiore di un giorno perché la Ferrari può essere anche molto più competente e questa è già una salda promessa di battaglie tra almeno sei piloti in ogni gara.
Elogio a parte il 24enne britannico George Russell, per questa vittoria senza precedenti ottenuta, essendo stato il leader per gran parte della strada ad arrivare primo a ricevere la bandiera – con la quale Emerson Fittipaldi lo ha ricevuto al traguardo.
E per sottolineare, di sfuggita, che è stata un po’ una giornata campale per il vincitore che il suo collega di squadra, Sir Lewis Hamilton, ha accompagnato assicurando quel “uno-due” che funge da balsamo curativo per la squadra tedesca.
Russell aveva prevalso ieri nella gara “tascabile” ritenuta buona per far posto alla formazione dello schieramento al via di oggi.
E ha concluso la sua performance chiudendola con una spilla di diamanti perché si è appropriato del giro più veloce del pomeriggio, con il quale ha guadagnato il punto bonus extra per questo fatto.
Raggiungere la somma di 34 punti in un fine settimana è un traguardo che in precedenza era stato raggiunto solo da Max Verstappen nel GP dell’Emilia Romagna del 24 aprile retro-successivo.
La prova è stata molto emozionante e ben giocata.
Il pubblico si è divertito a cantare il nuovo cittadino brasiliano (Sir Lewis) che ha fatto una agghiacciante rimonta, visto che era sceso all’ottavo posto –al settimo giro dopo aver toccato Verstappen– e improvvisamente, dal 25 al 29 giri, è stato lui a in testa mentre Russell stava cambiando le sue quattro ruote.
Questo è il modo in cui “The Silver Arrows” ha segnato la loro resurrezione questo fine settimana, conquistando l’oro e il Moro.
La gara rischiava di poter essere mezza zonza perché i campioni dell’anno sono già definiti.
Ma le sorprese sono state frequenti, con tre incidenti avvenuti solo nei primi sette giri, tanto che il circuito di InterLagos si è illuminato mentre i passaggi da brivido si sono susseguiti a cataratta.
Abilità e audacia in abbondanza con cui i piloti vogliono chiudere il percorso.
Benché non mancasse più di qualche imprudenza; come un intero mix che dona colore a questa disciplina sportiva…
Sebastian Vettel ha brillato molto con la sua Aston Martin e che dire di Fernando Alonso alla guida di una delle Alpine; due multi-monarchi già consacrati che sembravano dei novellini assetati di gloria.
Dal canto suo, la Red Bull non poteva essere la squadra tirannica delle settimane precedenti ed è stata la grande perdente.
Né Verstappen né Sergio Pérez potevano fare le cose a proprio agio. Il forno non era pronto per la feijoada.
Il duo Ferrari ha anche dosato – ancora una volta – le cucchiaiate di miele e fiele, se non perché Carlos Sainz si è comportato da vero figlio di El Matador, e ha fatto i meriti necessari per salire sul terzo gradino del podio.
Il sipario della stagione cadrà tra altri otto giorni e le gare si concluderanno in questo felice anno.
La cosa buona è che ci aspetta di più:
Mille all’ora!
DEL SUO PETTO GROSSO
Russell/Mercedes: “La più grande sensazione di gioia che si possa provare”.
Hamilton / Mercedes: “Abbiamo lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo”.
Sainz/Ferrari: “Il mio weekend più completo”.
NUMERI
• Solo 1 occasione in cui viene suonato l’inno “God Save the King” in onore di un pilota vincente in F1.
• 113 È il numero nelle statistiche che conta come pilota Russell, con almeno una vittoria nella categoria suprema delle corse.
• 2017 È l’anno in cui debutta come “Tester” Russell –in questo campionato– qui in Brasile, al servizio della Force India.
• 2020 L’ultima stagione in cui la Mercedes ha firmato un’altra doppietta, ad Ímola, con il GP di Toscana.
• 2021 Domenica 5 dicembre, l’ultima volta in cui la Mercedes ha vinto. Era a Gedda. GP dell’Arabia Saudita.
• 15 podi sono stati ottenuti prima dell'”uno-due” di questa domenica The Silver Arrows.
• 2015 L’anno in cui bisogna tornare indietro per scoprire un’altra doppietta di piloti inglesi: sono stati Hamilton e Jenson Button, in Canada, al servizio della McLaren.
• 3 volte di fila Hamilton è arrivato secondo quest’anno. E non ne ha ancora vinto uno.
• 21 Gran Premi che abbiamo riportato nel 2022 e ne manca solo uno in più: Abu Dhabi, che sarà la domenica successiva.
Mille all’ora!