Il nearshoring sostiene la crescita industriale nel 2023

Il riassetto della catena di approvvigionamento dalla pandemia manterrà quest’anno il business immobiliare industriale con il rilascio di 47 nuovi parchi industriali e un investimento di 1,8 miliardi di dollari.

La dinamica prevista per l’anno che inizia con le risorse allocate al territorio e alle infrastrutture, si inserisce nel dinamismo che si è generato dall’inizio della pandemia, che ha sostenuto il nearshoring.

Secondo il Associazione messicana dei parchi industriali (AMPIP)questa tendenza sostiene lo slancio e la domanda di spazi industriali da parte di aziende nazionali ed estere, data la forza dell’economia statunitense, l’effetto dell’USMCA e la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, nonché il conflitto in Russia. – Ucraina.

“Prevediamo una crescita maggiore e ci aspettiamo almeno altri 3 o 4 anni, che in uno scenario prudente lascerebbero un tasso compreso tra il 10 e il 15% all’anno”, afferma l’agenzia.

La dinamica di espansione per il 2023 si trova a Monterrey, Tamaulipas, Saltillo, Tijuana, Juárez, Aguascalientes, Querétaro, San Luis Potosí e Jalisco, così come nel centro di Puebla e nello Stato del Messico.

Nuovi investimenti sono generati da iniziative imprenditoriali incoraggiate dal settore automotive, in particolare dal potenziamento della filiera dei veicoli elettrici, elettronici, logistici, metalmeccanici e medicali.

René Morlet, direttore dei progetti industriali di JLL México, ritiene che la dinamica osservata nel settore sia il risultato del nearshoring e l’effetto che questo fenomeno sta avendo sui progetti industriali è dovuto alla vicinanza del Messico agli Stati Uniti. stanno trasferendo parte della sua produzione a terzi situati in Messico, con l’obiettivo di ridurre i costi e risolvere i problemi logistici causati dalle lunghe distanze”, spiega.

Indica che il settore automobilistico è uno dei più beneficiati da questa tendenza, un fatto che ha permesso all’area che rappresenta di partecipare a progetti di aziende come Autoliv, Johnson Electric e ZF.

A fine 2022 il settore degli immobili industriali ha registrato un assorbimento netto di 3,2 milioni di metri quadrati, pari a una crescita annua del 28%, mentre l’assorbimento lordo si è chiuso a 3,68 milioni di metri quadrati, il 3% in più rispetto al terzo trimestre 2021.

Monterrey, Ciudad Juárez, Saltillo, Reynosa e Chihuahua, Erano quelli con più movimento. Soprattutto quest’ultimo perché ha raggiunto un assorbimento netto del 6,3% in relazione alla sua dimensione di mercato, un numero storico mai visto prima, secondo le informazioni di AMPIP.

Come previsto per quest’anno, i settori con la maggiore partecipazione sono stati l’automotive (27%), l’elettronica (19%), la logistica (18%) e l’elettricità (13%); mentre nella provenienza degli investimenti spiccano USA (45%), Messico (14%) e Cina (14%).

Un rapporto specifico sul nearshoring di CBRE considera che dopo il massimo storico della domanda lorda e l’elevata domanda di BTS e spazi preaffittati nel 2021, nel 2022 è rimasto crescita di quasi il 14% in termini di domanda nuova o netta e una totale commercializzazione degli spazi (domanda lorda).

Il dinamismo osservato pareggia il terzo trimestre del 2022il fenomeno del nearshoring richiederà 1 milione 200 mila m2, un volume circa doppio rispetto a quello con cui un anno prima chiudeva il mercato in questo segmento, soprattutto a Monterrey e Saltillo, dove si concentrava il 61% della domanda di nicchia.

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