INE: un arbitro senza cartellini né fischietto

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L’INE sta diventando un arbitro che non vuole chiamare falli nel gioco e ancor meno nel pescare carte.

La deliberazione del Comitato Reclami, con il voto favorevole degli amministratori Rita Bell E Giorgio Montanoper non imporre misure cautelari alle attività delle ‘corcholatas’, probabilmente porterà la questione al Tribunale Elettorale.

Tale questione dovrà essere affrontata in prima istanza presso la Camera Regionale Specializzata e successivamente, se necessario, giungerà alla Camera Superiore.

Non sembra facile il Tribunale ha il consenso e la forza fermare le attività dei candidati Morena.

Sottolineo il termine “precandidati” perché di fatto lo sono.

La denominazione di “candidati al coordinamento della difesa della quarta trasformazione” o come si vuole chiamarla, lo è una semplice cortina fumogena.

Se non verrà impedito a Morena di proseguire con le pre-campagne avanzate, lo sarà praticamente impossibile che possano risolvere qualcosa di diverso in merito alle attività del bando Ampio fronte di opposizione.

Nella misura in cui tollereranno le pre-campagne avanzate di Morena e dei suoi alleati, dovranno farlo anche nei confronti dei partiti che mirano alla costituzione di questo Fronte.

La visione di alcuni è con esso ci avvicineremo a una condizione di equità nella competizione elettorale, e quindi, il fatto che la legge non sia rigidamente applicata non avrà grosse conseguenze.

Tuttavia, un altro punto di vista lo sottolinea sì, possono esserci gravi conseguenze dal fatto che è seduto un precedente ignorando la legge elettorale, che in futuro può portare ad atteggiamenti dove i concorrenti semplicemente infrangono le regole con la premessa che non ci saranno conseguenze.

La similitudine di una partita di calcio è molto chiara. Quando una squadra inizia a commettere falli che non sono stati fischiati dall’arbitro, se l’altra squadra segue rigorosamente le regole, sarà in svantaggio.

L’incentivo a ignorare l’arbitrato durante il gioco è molto grande. E quando l’arbitro perde il controllo di una gara, che si tratti di una partita di calcio o di un’elezione, allora potrebbe succedere Scenari seri se i guasti si stanno intensificando.

Si comprende la prevenzione di alcuni dei candidati del Fronte di opposizione che hanno deciso di non candidarsi perché il processo potrebbe violare la legge elettorale.

Comunque lo è anche comprensibile la decisione di chi ha accettato competono, anche con quel rischio, perché sanno che se non viene data maggiore presenza all’opposizione quando Morena è già in campagna, può esserci un vantaggio decisivo quando il processo inizia formalmente e legalmente.

Così, gli oppositori hanno trovato la risorsa di organizzare un concorso per eleggere il capo del Fronte di opposizione, quando tutti sappiamo che sta per essere eletto un candidato alla presidenza.

Tutto questo poteva essere evitato se l’arbitro avesse avuto fin dall’inizio il criterio di segnare i falli e far notare a Morena che il suo processo di scelta del presunto coordinatore è in realtà una pre-campagna avanzata che viola la legge, per cui avrebbe dovuto essere vietata.

Se questo precedente fosse stato stabilito, allora il Fronte di opposizione avrebbe dovuto attendere i tempi legali poiché sarebbe stato chiaro che l’autorità elettorale non gli avrebbe consentito di svolgere attività realmente pre-elettorali.

In questo contesto, il nostro rischio maggiore è che se la gara del 2024 viene chiusa, con un arbitro permissivopossiamo arrivare alle elezioni di giugno con il minaccia di conflitto post-elettoralequalunque sia il risultato.

Dopo le elezioni del 2006 e l’espressione di malcontento di López Obrador e del suo movimento, in Messico non abbiamo praticamente avuto conflitti post-elettorali.

Una delle qualità che otteniamo come paese è un sistema elettorale che ha permesso stabilità politica e le transizioni senza grandi spaventi.

L’indebolimento dell’arbitro può porre fine a quella fase e aprire la porta a un’altra in cui le divergenze non si risolvono più attraverso la competizione elettorale ma attraverso manifestazioni di piazza, pressioni sull’autorità e, purtroppo, anche con la violenza.

Speriamo di essere consapevoli di questo rischio.

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