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Il Indice nazionale dei prezzi al consumo (INPC) ha registrato una variazione annua dell’8,76 per cento nella prima quindicina di settembre, in leggero rallentamento rispetto alla quindicina precedente. Il inflazione è sotto pressione aumento dei prezzi del pomodoro, pranzi, osterie, torte e taquerías, ed elettricità.
Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica e Geografia (Inegi), il risultato dell’INPC è riportato dopo nella seconda metà di agosto si attestava all’8,77%.
Pertanto, l’inflazione è stata di 37 quindicine consecutive al di sopra dell’intervallo target fissato dalla Banca del Messico (3 per cento, +/- un punto percentuale).
Il risultato dell’INPC è stato al di sopra delle aspettative del mercato, che stimava l’8,7% su base annua, secondo Citibanamex.
Il indice di prezzo sottostante, che è quella che esclude dalla contabilità i prodotti con elevata volatilità dei prezzi, continua ad accelerare e si attesta all’8,27 per cento su base annua, la variazione più alta dalla prima metà di settembre 2000, quando è salita all’8,39 per cento.
Dentro il prezzi dei servizi si trovavano al 5,43 percento, mentre l’aumento dei prezzi delle merci è stato del 10,75 percento.
Intanto il equilibrio non fondamentaleche rappresenta i prodotti che presentano un’elevata volatilità dei prezzi, come i prodotti agricoli o i combustibili, si è attestato al 10,22 per cento a un tasso annuo, moderato rispetto al record precedente.
In modo disaggregato, il prezzi dei prodotti agricoli ha presentato una variazione del 15,23 per cento, mentre quella dell’energia e delle tariffe autorizzate dal Governo è stata del 6,20 per cento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il Indice dei prezzi del paniere di consumo minimo (IPCCM) è aumentato dello 0,52% ogni due settimane e del 9,70% a un tasso annuo.
Nel suo confronto quindicinale, l’INPC è aumentato dello 0,41 per cento, un’accelerazione rispetto allo 0,32 per cento della quindicina precedente.
Quali sono stati i prodotti con i prezzi e l’incidenza più alti?
Tra i prodotti generici le cui variazioni di prezzo si sono distinte per il loro impatto sull’inflazione generale c’erano il pomodoro (5,57 per cento); mense, osterie, torterías e negozi di taco (0,62 per cento); elettricità (2,02 per cento); primario (4,16 per cento); tortilla di mais (1,03 per cento); e cipolla (4,38%).
Al contrario, il prodotto che ha presentato un calo di prezzo è stato il benzina a basso numero di ottani (0,66 per cento); servizi professionali (14,64 per cento); avocado (9,05 per cento); gas GPL domestico (0,87%) e mela (2,66 per cento).
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