Piano ‘B’ per la riforma elettorale: cosa propone e perché la sua applicazione è nelle ‘mani’ della Corte?

Il Senato della Repubblica ha approvato mercoledì scorso, 22 febbraio, il piano ‘B’ della riforma elettorale, per il quale è stato trasmesso alla Potere Esecutivo per la sua promulgazione.

Con 72 voti a favore di Morena (e alleati) e 50 contrarisono stati riformati 429 articoli della Legge generale delle istituzioni e procedure elettorali, della Legge generale dei partiti politici e della Legge organica della magistratura della Federazione, nonché della nuova Legge generale dei mezzi di impugnazione in materia elettorale.

Esperti assicurano che questa approvazione “mutila l’INE” e mette a rischio il funzionamento delle prossime elezioni perché convalida la destituzione di quasi 6mila funzionari di base, che rappresentano un terzo delle risorse umane con cui conta.

Il governo federale avrebbe anche accesso alle liste elettorali, il che viola i dati personali e apre la possibilità che vengano utilizzati per scopi diversi da quelli stabiliti.


Inoltre, consente a funzionari e candidati di utilizzare la rrisorse pubbliche per fare campagna elettorale senza essere penalizzati.

“L’arbitro del processo elettorale sta per essere espulso per mettere al suo posto il governo, che sarà giudice e partito nelle elezioni del 2024”, afferma Alejo Sánchez, editorialista di El Financiero.

Quali sono le novità del piano ‘B’ della riforma elettorale?

In accordo con quanto approvato da entrambe le Camere, il piano ‘B’ della riforma elettorale è il seguente:

Legge generale delle istituzioni e delle procedure elettorali:


  • Vengono eliminati i 300 comitati esecutivi distrettuali, il che mette a repentaglio le liste elettorali, l’installazione di seggi elettorali, il conteggio dei voti, il monitoraggio radiofonico e televisivo e il controllo di partiti e campagne.
  • Viene eliminato l’84,6% del Servizio Professionale Elettorale.
  • Consiglieri elettorali e magistrati devono guadagnare meno del Presidente.
  • I fondi e i fondi INE vengono eliminati.

Diritto generale dei partiti politici

  • I partiti hanno il diritto di eleggere i loro leader e le loro candidature in conformità con i loro documenti di base, senza l’intervento dell’autorità elettorale.
  • Alle autorità elettorali è impedito di ordinare ai partiti di modificare i loro documenti di base.
  • I partiti politici, se lo decidono, possono utilizzare il resto delle loro risorse pubbliche e private negli anni fiscali successivi o utilizzarle per un’altra elezione.

Legge organica della magistratura della Federazione

  • Viene stabilita una procedura in caso di richiesta di rimozione del titolare della presidenza della Camera Superiore del TEPJF
  • Il Tribunale Elettorale non sarà in grado di esaminare questioni soggette a risoluzione da parte del SCJN ed è garantito che la più alta corte costituzionale deve risolvere prima della conclusione del rispettivo processo elettorale.

Legge generale dei mezzi di impugnazione in materia elettorale

  • Il Tribunale Elettorale della Magistratura Federale può solo disporre il ripristino della procedura, ma non nominare direttamente o indirettamente le persone che comporranno la dirigenza dei partiti politici o l’elezione o la designazione di precandidati o candidature.
  • Il Tribunale elettorale della magistratura federale implementerà un sistema informatico di giustizia online.

Perché la Corte deciderà di dare attuazione al piano ‘B’ della riforma?

I senatori del blocco delle opposizioni (PAN, PRI, PRD, MC e Gruppo Plurale) hanno sottoscritto che, con l’imminente promulgazione della riforma, presenteranno ricorso di incostituzionalità dinanzi al Consiglio Corte Suprema di Giustizia della Nazione.

Il capogruppo del PRI, Miguel Angel Osorio Chongha espresso la fiducia che i ministri adempiranno al loro mandato di difendere la Costituzione, “al di sopra delle pressioni e delle intenzioni di sottomissione che il potere cercherà di raggiungere il suo obiettivo”.

“Con il piano B, quello che vogliono è rubare le elezioni del 2024”, ha detto il capogruppo del PAN, Julen Rementería, che, ha sostenuto, Morena è “spazzatura da governare”, visto che i risultati del Il presidente López Obrador “sono disastrosi”.

Il consigliere Ciro Murayama ha anche spiegato che se prima del 2 giugno, la Suprema Corte sospende l’applicazione del “piano B” in materia elettorale le elezioni del 2024 possono tenersi come è noto. Anche con questa sospensione si eviterebbe il licenziamento del personale dell’Istituto che resterebbe così com’è.

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