Verbiage contro la magistratura e gli Stati Uniti

Per ora, il cattivo preferito del presidente, si vede che periodicamente se ne inventa uno per distrarre l’attenzione dei rispettabili e continuare a rafforzare l’idea che ci sia un complotto dei conservatori contro il progetto di trasformazione che guida, sono la Corte Suprema di Giustizia della Nazione (SCJN) e il Consiglio Giudiziario Federale, presieduto da una donna, la Ministro Presidente Norma Lucía Piña.

Il tentativo di screditare i giudici nasce dall’inevitabile ed imminente delibera del SCJN, di bocciare la riforma elettorale nella sua modalità di Piano B e garantire così che l’INE, come era prima dell’entrata in vigore delle sei nuove leggi elettorali secondarie , svolgere le elezioni dello Stato del Messico e di Coahuila, nonché le elezioni del 2024.

Il presidente non concepisce che il rispetto dell’ordine costituzionale prevalga sulla sua volontà e per questo, un giorno e l’altro, attacca senza risentimento l’SCJN e la Magistratura in genere.

La ministra Norma Piña ha tenuto lezioni di civiltà politica, moderazione e istituzionalità non rispondendo con lo stesso tono al capo dell’Esecutivo federale, ma basando la sua argomentazione solo sull’ideologia di un costituzionalista.

Durante la cerimonia per la Giornata del Giudice messicano, il presidente della più alta corte della nazione ha ricordato che la funzione giurisdizionale non cerca applausi: “La nostra guida è onorare e preservare la giustizia, impartendola con piena convinzione, con eccellenza, con la più fermamente e con assoluta lealtà alla nostra Costituzione. Questa è la nostra convinzione. Questo è il nostro senso della vita”.

Con le loro sentenze o risoluzioni, i giudici non solo risolvono casi particolari, ma sono anche promotori di pace e di stabilità sociale. “Adempiendo al nostro mandato costituzionale, contribuiamo anche alla costruzione di una società democratica”, ha ricordato l’altro presidente del Consiglio giudiziario federale.

Mentre AMLO svela gli stipendi dei ministri e i fidi che la Magistratura ha per creare la percezione tra le “brave persone” di guadagnare molto e di avere a disposizione risorse milionarie, la Magistratura non si fa prendere e continua a rispettare le sue responsabilità totale.

Mal consigliato e ossessionato, il presidente federale sceglie male le sue battaglie, poiché, per impostare l’agenda pubblica e creare distrazioni, mente e attacca e quindi alimenta un clima di ostilità nei suoi confronti che non si fermerà nemmeno quando lascerà il posto di presidente .

Il 30 settembre 2024 AMLO lascerà la presidenza presidenziale per ritirarsi nella sua fattoria e prendere definitivamente le distanze dalla politica, secondo le sue parole dovrà però continuare ad apparire pubblicamente per litigare in sua difesa sui media pubblici.

Nei giorni scorsi, oltre all’SCJN e al suo presidente, AMLO ha scelto funzionari e legislatori statunitensi per lanciare i suoi dardi avvelenati, anche se in quest’ultimo caso si trattava solo di parole, perché dopo aver sentito la pressione della Casa Bianca per la revoca di quattro Cittadini americani, due dei quali assassinati, si è subito attivata la forza dello Stato messicano per cercare e trovare i sopravvissuti e sicuramente nei prossimi giorni arresteranno i colpevoli, invece di arrestare anche i capi dei cartelli della droga proprietari di Tamaulipas .

Come è noto, il presidente passa buona parte del suo tempo a prepararsi per la mattinata e a resistere alle conseguenze delle sue dichiarazioni e delle sue scelte sbagliate, ma non sarebbe meglio che la causa delle 4T e la sua pretesa di restare al potere, si trasformassero nella sua strategia di polarizzare, attaccare e creare la percezione di un Messico irreale, per far posto alla promozione di “conquiste” e azioni che aiutino ad alleviare i gravi problemi che il Paese sta attraversando, come l’insicurezza pubblica.

Il tempo, ad esempio, ha dimostrato che la politica intrapresa dal governo federale per combattere i criminali, con la strategia “abbracci, non proiettili”, si è rivelata più un’azione di collusione e complicità che una misura efficace per combatterli.

Il caso di Tamaulipas è solo un piccolo esempio di quanto accade in buona parte del territorio nazionale e che ha già fatto scattare le red flags della Casa Bianca negli Stati Uniti, per la minaccia che i narcotrafficanti messicani rappresentano nei confronti della sicurezza di quel Paese., a un livello tale che sta acquistando sempre più forza tra i legislatori e i collaboratori del presidente Biden, per averli dichiarati narcoterroristi e quindi perseguitati oltre i loro confini.

È vero, le mattine sono l’origine e la destinazione di un governo fallito che ha costruito un regime basato su castelli costruiti nell’aria, che non resistono al minimo controllo e contrasto con dati concreti.

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